Arriviamo fino a Cima Sappada, frazione del comune di Sappada, quindi per la stradina che porta alle sorgenti del Piave lungo la bellissima val Sesis. Si prosegue quindi per la stretta e ripida carrabile che porta al rifugio Sorgenti del Piave. Noi però lasciamo l’auto 500 metri prima della fine della strada in corrispondenza del tabellone in legno che indica l’inizio del sentiero per il rifugio Pier Fortunato Calvi (ampio e comodo parcheggio ai lati della strada). Da qui sono ben visibili il rifugio e i sovrastanti monte Chiadenis e Pic Chiadenis. Dal parcheggio (1.815 m) inizia il largo sentiero n. 132 che, in circa 50 minuti, porta al rifugio Calvi. Da qui si prosegue per il sentiero n. 132 e in circa 20 minuti si raggiunge il passo Sesis (2.312 m) punto di confine tra Cadore e Carnia. Un cartello giallo indica la direzione da prendere per raggiungere l’at tacco della salita nordest del Chiadenis, lungo la via ferrata.
Prendiamo, seguendo appunto le indicazioni del cartello, il sentiero posto più a destra n. 173 fino a trovarci proprio sotto la strapiombante parete nord del Pic Chiadenis.
Poco dopo, in prossimità del passo del Cacciatore (2.213 m), un cartello indica di girare a destra. Da qui, in pochi minuti, si sale fino all’attacco della ferrata, la quale ripercorre un vecchio e ardito sentiero utilizzato durante la prima guerra mondiale (circa 40 minuti dal rifugio Calvi e circa 1,30 ore dal parcheggio).
Partenza: ore 6,00 dalla sede sociale
Difficoltà: Gruppo “A” – E Escursionistica Gruppo “B” – EEA Escursionisti Esperti Alpinistica
Equipaggiamento: Gruppo “A” media montagna Gruppo “B” casco, imbrago, set da ferrata
Dislivello: Gruppo “A” 350 m – Gruppo “B” 650 m
Lunghezza: 6,3 km
Tempo di salita: 2,30 ore, totale 5 ore per il gruppo “B”
Coordinatore: Cristoforo Bevilacqua 338 8756946
Trasporto: mezzi propri
Carta topografica: Tabacco n. 01
È richiesta la prenotazione al coordinatore entro due giorni prima dell’escursione tramite sms o WhatsApp.
L’itinerario inizia dal greto del Rio del Lago (quota 980 m) dove seguiamo una carrareccia fino ad innestarci con il sentiero n. 654, che successivamente sale ripido attraverso un bosco. Usciti dal bosco si percorre un vasto ghiaione e poi una grande distesa di rocce carsiche caratterizzate da frequenti e profonde fenditure. Il luogo era attrezzato a linea di difesa austriaca durante la prima guerra mondiale. Si prosegue sul sentiero fino ad una scalinata che segna l’inizio della parte più impegnativa del percorso: un passaggio obbligato per un camino di circa 5 metri che si supera arrampicando (corda fissa). Si sale ancora lungo il sentiero CAI fino a circa quota 1.900 m dove si segue una traccia (ometti) che conduce in vetta. Dalla vetta si ridiscende fino ad innestarci nuovamente sul sentiero CAI che seguiamo in discesa fino alla Sella Mogenza (quota 1.767 m) e successivamente si sale in breve alla Sella Robon per ampi ghiaioni erbosi (quota 1.896 m). Vicino trovasi il Bivacco Modonutti-Savoia. Dalla Sella Robon ci innestiamo al sentiero CAI n. 637 che ci riporta alla strada asfaltata a quota 1.197 m dove termina la nostra traversata.
Partenza: ore 6,30 dalla sede sociale
Difficoltà: EE – Escursionisti Esperti
Equipaggiamento: media montagna
Dislivello: m 1.150 circa
Tempo di percorrenza: 7 ore
Coordinatore: Giovanni Cesare 331 5776052
Trasporto: mezzi propri
Carta topografica: Tabacco n. 018
È richiesta la prenotazione al coordinatore entro due giorni prima dell’escursione tramite sms o WhatsApp.
Dal parcheggio dei Piani del Montasio m 1502 (Sella Nevea), ci incammineremo verso Malga Montasio e appena prima di raggiungerla, a un bivio, prenderemo una pista che si abbassa a un’ulteriore bivio. Da qui prenderemo il sentiero CAI n. 621 e in falsopiano, con bella visuale sulla Val Raccolana, traverseremo in quota tutto il versante meridionale del monte Zabus, fino a raggiungere l’ampio vallone che scende dalla Forca di Vandul. Qui prenderemo il sentiero CAI n. 640, che a tornanti risale tutto il pendio, traversa alla base di un caratteristico antro, e ancora per prati raggiunge la Forca di Vandul m 1986. Dalla forcella risaliremo la parete di sinistra, attrezzata con cavo, gradini e pioli, e guadagneremo la dorsale erbosa soprastante, poi per zolle erbose miste a roccette, saliremo alla cresta panoramica che raggiunge, con una piccola perdita di quota, la Forca della Viene m 2121. A pochi metri dalla forca troveremo il bivacco Del Torso. Dalla forca saliremo ripidamente il filo di cresta e poi, tramite gradoni erbosi, intervallati a rocce, raggiungeremo il pendio terminale, dove con meno pendenza, arriveremo in vetta al Monte Cimone m 2379. Il rientro è previsto lungo lo stesso percorso.
Partenza: ore 6,00 dalla sede sociale
Difficoltà: EE – Escursionisti Esperti (passaggi di I grado)
Equipaggiamento: alta montagna (imbrago, set da ferrata omologato e casco)
Dislivello: m 1.000
Tempo di percorrenza: 7 ore complessive
Coordinatore: Manuel Petrucco 338 2791255
Trasporto: mezzi propri
Carta topografica: Tabacco n. 027
È richiesta la prenotazione al coordinatore entro due giorni prima dell’escursione tramite sms o WhatsApp.
Primo giorno
La partenza si fa lasciando la macchina al parcheggio di Bocchetta Campiglia 1.216 m per intraprendere la strada delle gallerie dal portale monumentale. Alcune bellissime gallerie a spirale ci porteranno in quota attraverso la
“Valle Camosara” per poi arrivare alla quota 2.005 m slm (punto più alto dell’escursione) per poi raggiungere il Rifugio gen. Achille Papa dove pernotteremo per la notte.
Secondo giorno
Si sale al Monte Palon e al Monte al Dente italiano e al Dente austriaco attraversando alcune interessanti gallerie di guerra. La via di rientro classica è per la strada degli Scarubbi per tornare al parcheggio, punto di partenza a circa 9 km.
Partenza: ore 7,00 dalla sede sociale
Difficoltà: E – Escursionistica
Equipaggiamento: media montagna, pila frontale, caschetto
Dislivello: m 900
Tempo di percorrenza: 4 ore il primo giorno, 5 il secondo giorno
Coordinatore: Luigi De Giusti: 335 6063694; Giancarlo Martin: 328 7745554
Trasporto: mezzi propri
Carta topografica: Tabacco n. 056
Prenotazione obbligatoria entro il 2 giugno o ad esaurimento posti;
acconto 30,00 €
C.ra Goriuda – Bivacco Marussich – Rifugio Gilberti
Da Sella Nevea (1.172 m) si percorre un breve tratto del sentiero CAI n.635 e dopo circa 20 minuti si prosegue a destra sul sentiero CAI n. 659 (Troi dai Sacs) che porterà a Casera Goriuda di Sopra (1.404 m), adibita a ricovero montano del parco. Dietro la Casera si imbocca il sentiero CAI n. 645 e si sale, attraversando un tratto nel bosco, al Foron dal Muss, si prosegue quindi fra rocce e prati fino ad arrivare al Bivacco Marussich (2.040 m). Ora prenderemo il sentiero CAI n. 632 che porta a Sella Bila Pec (2.005 m) e poi scendere al Rifugio Gilberti (1.850 m) e da qui, con il sentiero CAI n. 635, si ritorna a Sella Nevea.
Partenza: ore 6,30 dalla sede sociale
Difficoltà: EE – Escursionisti Esperti
Equipaggiamento: media montagna
Dislivello: m 920
Tempo di percorrenza: 6,30 ore
Coordinatore: Giancarlo Martina: 328 7745554
Trasporto: mezzi propri
Carta topografica: Tabacco n. 02
È richiesta la prenotazione al coordinatore entro due giorni prima dell’escursione tramite sms o WhatsApp.
Da Stolvizza, via Indrizza (parcheggio) la si risale brevemente, girando verso destra si rimonta il pendio che ospita il presepe e dove termina al teleferica che trasportava la Stella di Natale durante le note celebrazioni di fine anno, ma che un tempo era al servizio degli stavoli presenti sul terreno ondulato del Pusti Gost.
Alla fine della salita passeremo anche sul punto di partenza delle teleferica. L’escursione prosegue visitando la zona fino a raggiungere il punto più elevato m 1250. Il rientro avviene parzialmente per lo stesso percorso.
Partenza: ore 7,00 dalla sede sociale
Difficoltà: E – Escursionistica
Equipaggiamento: media montagna
Dislivello: m 700
Tempo di percorrenza: 7 ore
Coordinatore: Costantino Cozzi 0427 907702 – 347 6854675
Trasporto: mezzi propri
Carta topografica: Tabacco n. 027
È richiesta la prenotazione al coordinatore entro due giorni prima dell’escursione tramite sms o WhatsApp.
Si parte da Codroipo dal parcheggio delle risorgive.
Il percorso si sviluppa principalmente su strade asfaltate a bassa percorrenza veicolare e strade bianche in ottimo stato. Arrivati ad Ariis si percorrono le risorgive dello Stella e concludendo il giro si farà una visita alla Villa Manin a Passariano.
Pranzo al sacco, bici di qualunque tipo ma in ottimo stato, e possibilmente l’uso del caschetto.
Partenza: ore 9,00 da Spilimbergo, 9,20 dal parcheggio delle risorgive a Codroipo
Difficoltà: Cicloturistica
Equipaggiamento: adeguato, caschetto
Dislivello: m 18
Lunghezza percorso: 45 km
Tempo di percorrenza: 4,30 ore
Coordinatore: Mirko Nalesso 333 5966530
Trasporto: mezzi propri
È richiesta la prenotazione al coordinatore entro due giorni prima dell’escursione tramite sms o WhatsApp.
Interessante tracciato che collega Malborghetto con il Forte Hensel, passando per il punto panoramico della testa di Malborghetto/Buchkopf a m 1260. Sito di interesse storico dove si trovano i resti dell’osservatorio del Forte. Le rovine dei manufatti bellici e gli scorci panoramici ne fanno sicuramente una meta suggestiva.
Partenza: ore 7,30 dalla sede sociale
Difficoltà: E – Escursionistica
Equipaggiamento: media montagna
Dislivello: m 600
Tempo di percorrenza: 4 ore
Coordinatore: Luigi De Giusti 335 6063694; Angelo Zavagno 338 1256740
Trasporto: mezzi propri
Carta topografica: Tabacco n. 018
È richiesta la prenotazione al coordinatore entro due giorni prima dell’escursione tramite sms o WhatsApp.
Il percorso origina dal sentiero n. 831A presso il guado sul Tarcenò (ca 415 m) e sale al borgo di Tàmar (660 m) per un vecchio e ben battuto sentiero. Lasciata a destra una derivazione che porta a Plendoria e oltrepassato il bivacco Varnerin, si prosegue fino a immettersi nel tracciato della recente strada forestale che porta ai prati nord del Monte Celant, godendo in questo tratto di un ampio panorama verso la Val Tramontina e il Monte Brusò. In corrispondenza di uno degli ultimi tornanti, il percorso lascia la stradae raggiunge la cresta alberata del monte toccandone la cima (1093 m). Dalla cima il percorso prosegue per la cresta erbosa in leggera discesa verso ovest; a una forcelletta piega quindi verso sud (sinistra) con pendenza molto marcata. Raggiunta la località di Zanon (517 m), il percorso punta decisamente a ovest (destra) fino a raggiungere, con diversi saliscendi e pendii franosi, la località di Tridis (420 m). Da qui si prosegue ora verso nord fino al torrente Tarcenò nei pressi del ponte stradale. Senza salire sul ponte, si continua costeggiando il torrente sulla sua sinistra orografica, quindi lo si attraversa in corrispondenza di un alto sbarramento-scolmatore. Per tratturi si arriva in località casa Comesta (c. 370 m), dove il segnavia 832 termina all’innesto con il segnavia CAI 831A. Seguire quest’ultimo, lungo la strada asfaltata, per tornare al punto di partenza.
Partenza: ore 7,30 dalla sede sociale, ore 8,00 Tramonti di Sotto
Difficoltà: E – Escursionistica
Equipaggiamento: media montagna
Dislivello: m 900 circa
Tempo di percorrenza: 5,30/6 ore circa
Coordinatore: Loris Facchin 331 8165975
Trasporto: mezzi propri
Carta topografica: Tabacco n. 028
È richiesta la prenotazione al coordinatore entro due giorni prima dell’escursione tramite sms o WhatsApp.
La partenza avviene da Praforte per il vecchio sentiero “Malpass” che costeggia la sponda destra del torrente Cosa. Bella vista sulla forra dello stesso. Raggiunta la strada Pradis-Campone la percorriamo fino alla cava di marmo per poi prendere il sentiero CAI n. 819 che ci porta, passando per Selvac, alla Casera Tamer non prima di aver visitato le Ciamerates e il Format. Visita della barca di pietra.
Possibilità di salire sulla cima a quota 1.148m.
Rientro per il sentiero CAI passando per le dimenticate casere Codes e Blaas e raggiungere la casera Sinich.
Lasciamo il sentiero CAI e rientriamo a Praforte seguendo il vecchio sentiero usato dai contadini per accedere alle casere.
Partenza: ore 8,00 dalla sede sociale
Difficoltà: E – Escursionistica
Equipaggiamento: media montagna
Dislivello: m 700
Tempo di percorrenza: 7 ore
Coordinatore: Costantino Cozzi 0427 907702 – 347 6854675
Trasporto: mezzi propri
Carta topografica: Tabacco n. 028
È richiesta la prenotazione al coordinatore entro due giorni prima dell’escursione tramite sms o WhatsApp.
Il sentiero è la strada dell’alpinista e la base di qualsiasi attività escursionistica,
atletica ed esplorativa delle montagne. Quest’anno, nell’ambito dell’attività
di recupero e manutenzione dei sentieri, il CAI di Spilimbergo
propone una giornata di lavoro per la manutenzione e la pulizia di uno dei
tanti sentieri gestiti dalla Sezione insieme alla Sottosezione Val Tramontina
e al Gruppo Val Meduna.
Il percorso indicato dal segnavia CAI interessato all’intervento (che può
essere considerata anche un’escursione) sarà deciso ad inizio primavera:
la scelta verrà fatta in base ai danni che l’inverno avrà provocato sui vari
itinerari. I soci troveranno in sede, a partire dagli inizi di maggio,
tutte le informazioni sulle modalità e date dei lavori per poter dare il proprio con-
tributo.
Il referente per la sentieristica è Loris Facchin 331 8165975.
Con questo percorso scopriremo le borgate che guardano verso la pianura, il cuore storico di Castelnovo con la chiesa parrocchiale e la torre campanaria e gli ultimi lembi del bosco planiziale di Valeriano.
Partenza: ore 8,00 dalla sede sociale
Difficoltà: E – Escursionistica facile
Equipaggiamento: media montagna
Dislivello: m 300
Tempo di percorrenza: 5 ore
Coordinatore: Lucio Vallar 338 7123637
Trasporto: mezzi propri
Carta topografica: Tabacco n. 028
È richiesta la prenotazione ai coordinatori entro due giorni prima dell’escursione tramite sms o WhatsApp.
Il sentiero è la strada dell’alpinista e la base di qualsiasi attività escursionistica, atletica ed esplorativa delle montagne. Quest’anno, nell’ambito dell’attività di recupero e manutenzione dei sentieri, il CAI di Spilimbergo propone una giornata di lavoro per la manutenzione e la pulizia di uno dei tanti sentieri gestiti dalla Sezione insieme alla Sottosezione Valtramontina e al Gruppo Val Meduna. Il percorso indicato dal segnavia CAI interessato all’intervento (che può essere considerata anche un’escursione) sarà deciso ad inizio primavera: la scelta verrà fatta in base ai danni che l’inverno avrà provocato sui vari itinerari. I soci troveranno in sede, a partire dagli inizi di maggio, tutte le informazioni sulle modalità e date dei lavori per poter dare il proprio contributo.
Il percorso parte dall’area “ai pioppi” e, nel tratto iniziale, segue la ciclabi-
le verso Travesio. Sale attraverso la borgata Ghet alle pendici del Ciaurlec
e raggiunge la quota massima presso la località Praforte (il borgo abban-
donato, la chiesa, il cimitero).
Da qui percorrendo la “clapadoria” si scende a fondovalle fino ad Almadis,
si segue il torrente Cosa passando per la sorgente del Toff.
Ci si dirige verso Rizzos e Celante di Castelnovo per raggiungere la chie-
setta di Colle Monaco e per sentieri e piste forestali si ritorna al punto di
partenza.
Partenza: ore 8,00 dalla sede sociale
Difficoltà: E – Escursionistica facile
Equipaggiamento: media montagna
Dislivello: m 300 m
Tempo di percorrenza: 5 ore
Coordinatore: Lucio Vallar 338 7123637
Trasporto: mezzi propri
Carta topografica: Tabacco n. 028
È richiesta la prenotazione al coordinatore entro due giorni prima dell’escursione tramite sms o WhatsApp.
Ciaspolata da definire in funzione delle condizioni meteo e della copertura
nevosa. Informazioni dettagliate in sede.
Partenza: ore 7,30 dalla sede sociale
Difficoltà: E – Escursionistica
Equipaggiamento: media montagna, ciaspole, Artva, pala e sonda
Coordinatore: Antonio De Paoli 339 8916749
Trasporto: mezzi propri
È richiesta la prenotazione al coordinatore entro due giorni prima dell’escursione tramite sms o WhatsApp.