Non ci sono eventi in programma.
Da Stolvizza, via Indrizza (parcheggio) la si risale brevemente, girando verso destra si rimonta il pendio che ospita il presepe e dove termina al teleferica che trasportava la Stella di Natale durante le note celebrazioni di fine anno, ma che un tempo era al servizio degli stavoli presenti sul terreno ondulato del Pusti Gost. Alla fine della salita passeremo anche sul punto di partenza delle teleferica. L’escursione prosegue visitando la zona fino a raggiungere il punto più elevato m 1.250. Il rientro avviene parzialmente per lo stesso percorso.
Partenza: ore 7,00 dalla sede sociale
Difficoltà: E – Escursionistica
Equipaggiamento: media montagna
Dislivello: m 700
Tempo di percorrenza: 7 ore
Coordinatore: Costantino Cozzi 0427 907702 – 347 6854675
Trasporto: mezzi propri
Carta topografica: Tabacco n. 027
È richiesta la prenotazione al coordinatore entro due giorni prima dell’escursione tramite sms o WhatsApp.
Le Creste di San Gualberto costituiscono un appagante percorso di cresta appena sopra il paese di Claut in Valcellina (Pn). Il percorso ha inizio proprio dal centro abitato e lo consiglio solo ad escursionisti discretamente allenati e abituati a muoversi su itinerari che raggiungono i 1.000 metri di dislivello positivi in giornata. Tuttavia, la lunga cresta che separa il Monte Culisei dalla cima di Val Tremuoia, non risulta mai particolarmente affilata e presenta solo brevi passaggi relativamente esposti, dove è richiesta la dovuta attenzione e passo fermo. La cima Val Tremuoia (1.450 m) costituisce la cima più alta dell’itinerario e offre un balcone panoramico davvero notevole sui circostanti monti della Val Cellina. Proprio da qui iniziano le Creste di San Gualberto, una straordinaria e spettacolare planata di circa due chilometri in debole discesa su una larga cresta erbosa, tra la val Settimana e la val Ciadula.
Partenza: ore 7,00 dalla sede sociale
Difficoltà: EE- Escursionisti Esperti
Equipaggiamento: media montagna
Dislivello: m 990
Tempo di percorrenza: 5 ore
Coordinatore: Giancarlo Martina 328 7745554
Trasporto: mezzi propri
Carta topografica: Tabacco n. 021
È richiesta la prenotazione al coordinatore entro due giorni prima dell’escursione tramite sms o WhatsApp.
Si parte da Resiutta e si sale fino a Pontebba per un tragitto di 42 km con
dislivello di circa 400 m. Il percorso è completamente asfaltato e corre
sulla vecchia linea ferroviaria del Canal del Ferro, molto bello con diverse
gallerie e ponti sul fiume Fella.
Pranzo al sacco, bici di qualsiasi tipo, consigliato l’uso del caschetto e una
luce da manubrio.
Partenza: ore 9,00 dalla sede sociale
Difficoltà: Cicloturistica
Equipaggiamento: adeguato, caschetto
Dislivello: m 400
Lunghezza percorso: 42 km
Tempo di percorrenza: 4-5 ore
Coordinatore: Mirko Nalesso 333 5966530
Trasporto: mezzi propri
È richiesta la prenotazione al coordinatore entro due giorni prima dell’escursione tramite sms o WhatsApp.
Detto anche Cjastelat, il monte Castelat (m 1.641) è la punta più orientale della nervatura a sud del Monte Cavallo. È un ambiente molto particolare che conviene assaporare senza fretta; qui si trovano molte genziane, garofani alpestri e nella stagione giusta, la primula e il crocus. La vista dalla sommità spazia dalle Dolomiti Orientali d’Oltre Piave al lago di Barcis. In lontananza le nevi del Canin e le Alpi Giulie. Dai ripetitori a quota 1.170 m si imbocca la pista forestale che sale attraverso un suggestivo bosco di faggi, al termine del quale si imbocca il largo vallone erboso che porta a Forcella di Giais (m 1.442). Prima della forcella si piega a sinistra attraversando il versante settentrionale di Pala Fontana verso i visibili ed evidenti ruderi della Casera Dietro Cjastelat e in breve si raggiunge la vetta. Per il ritorno seguiremo il medesimo itinerario.
Partenza: ore 7 dalla sede sociale
Difficoltà: E – Escursionistica
Equipaggiamento: media montagna
Dislivello: m 900 circa
Tempo di percorrenza: 6,30 ore circa
Coordinatore: Luigi De Giusti 335 6063694
Trasporto: mezzi propri
Carta topografica: Tabacco n. 012
È richiesta la prenotazione al coordinatore entro due giorni prima dell’escursione tramite sms o WhatsApp.
Dalla statale Caporetto-Bovec, continuiamo per un breve tratto, fino all’incrocio semaforico Solocano-Montesanto. Prendiamo per Solcano e, all’inizio del paese, parcheggiamo le auto che ci serviranno poi per il recupero delle auto lasciate alla partenza del sentiero. Le altre auto proseguiranno sulla strada di Osimo che si inoltra nel Collio Goriziano-Sloveno fino ad arrivare al paese di Gonjace (293 m). Lasciamo la strada principale per continuare verso destra fino ad incontrare la stradina, costruita durante la guerra, che al rifugio sloveno del Monte Sabotino. Qui giunti parcheggiamo le auto a bordo strada e ci incamminiamo sulla strada forestale che porta alla LOSKA KOKA (400 m). Da lì in poi, un bel sentiero nel bosco, ci accompagnerà verso il versante roccioso del Monte Sabotino. Il monte è posto a confine fra Italia e Slovenia. Dalla parte slovena esso è strapiombante, mentre dal versante italiano scende con dolce pendenza lasciando posto, vigneti ed abitazioni. Proseguiamo in cresta su roccette, sotto di noi scorre il fiume Isonzo. Continuiamo la salita e poco prima del rifugio incontriamo una piramide, segno della partenza di un battaglione italiano per la conquista del monte (6 agosto1916). Arrivati al rifugio (570 m) faremo una sosta per visitare le cannoniere ed i ricoveri dei soldati. Una parte di queste strutture è visitabile su prenotazione. Si riparte ancora in cresta, tra vecchi cippi di confinari Italiani e Jugoslavi fino a raggiungere la cima (609 m). Si continua per un tratto pianeggiante e quindi in discesa verso i resti della chiesetta di San Valentino, punto più a Est del monte. Il sentiero prosegue fra salti di roccia e mulattiera, per raggiungere le auto lasciate al parcheggio di Solcano.
Partenza: ore 7,00 dalla sede sociale, ore 6,20 dalla piscina comunale di Maniago
Difficoltà: E – Escursionistica
Equipaggiamento: media montagna
Dislivello: m 314
Tempo di percorrenza: 4 ore
Coordinatore: Giancarlo Martina 328 7745554
Trasporto: mezzi propri
Carta topografica: Tabacco n. 054
È richiesta la prenotazione al coordinatore entro due giorni prima dell’escursione tramite sms o WhatsApp.
L’escursione alle malghe di Porzus, con partenza dall’abitato di Porzus, è un’escursione che si svolge quasi interamente nel bosco, ad esclusione del bel ripiano panoramico di Mrzli Uofh. Dalla piazza della chiesa sono visibili le indicazioni del sentiero CAI 765 che conduce fino al monte Joanaz. Si segue la strada asfaltata; giunti al termine, nei pressi di un box auto, il sentiero si stacca sulla sinistra e al successivo bivio si prosegue a destra. Il sentiero si alza dolcemente nel bosco fino ad incontrare la strada che collega Porzus con Subit. Il sentiero CAI continua sul lato opposto fino a giungere al ripiano panoramico di Mrzli Uorh. Si prosegue sulla dorsale che continua verso i monti Karnica e Jauar, Dopo circa due ore di camminata si giunge alle malghe di Porzus, si prosegue poi lungo la pista che dal parcheggio scende verso la strada asfaltata che collega Porzus a bocchetta di San Antonio. Quindi si prosegue su questa strada tralasciando il primo sentiero che scende a Clap; in corrispondenza di una curva a destra, si prende sulla sinistra il sentiero locale con indicazioni Clap/Porzus che scende deciso verso valle. Al bivio successivo si prosegue a destra e con qualche saliscendi si rientra a Porzus.
Partenza: ore 7,30 dalla sede sociale
Difficoltà: E – Escursionistica
Equipaggiamento: media montagna
Dislivello: m 440
Tempo di percorrenza: 3,30 ore
Coordinatore: Giancarlo Martina 328 7745554
Trasporto: mezzi propri
Carta topografica: Tabacco n. 026
È richiesta la prenotazione ai coordinatori entro due giorni prima dell’escursione tramite sms o WhatsApp.
La partenza avviene da Praforte per il vecchio percorso che porta a casera Sinich, ritorniamo leggermente indietro per passare alla distrutta casera Bero, dove possiamo vedere il serbatoio dell’acqua piovana. Proseguiamo quindi per casera Fric e ci immettiamo sul sentiero Cai. Scendiamo verso la fous di Balancete per poi proseguire per casera Davass. Dopo essere saliti sul monte Davanti scendiamo a casera Tamer bassa. A questo punto ritorniamo verso Praforte non senza aver prima visitato la fontana del Canon, passati per ancona di Soravilla, risaliti all’ancona della Santissima Trinità e relativo punto di osservazione panoramico.
Partenza: ore 8,00 dalla sede sociale
Difficoltà: E – Escursionistica
Equipaggiamento: media montagna
Dislivello: m 600
Tempo di percorrenza: 6 ore
Coordinatore: Costantino Cozzi 0427 907702 – 347 6854675
Trasporto: mezzi propri
Carta topografica: Tabacco n. 028
È richiesta la prenotazione ai coordinatori entro due giorni prima dell’escursione tramite sms o WhatsApp.
Il nostro percorso parte dalla località San Paolo, subito dopo l’ultima galleria che porta a Frisanco. Proseguiremo sulla mulattiera del torrente Colvera di Jôf verso Val di Frina, quindi per Pian delle Merie, Villa S. Maria per raggiungere infine Poffabro.
Da qui, per chiudere l’anello, faremo il rientro verso il torrente Colvera di Raut.
Partenza: ore 8,00 dalla sede sociale
Difficoltà: E – Escursionistica facile
Equipaggiamento: media montagna
Dislivello: m 500
Tempo di percorrenza: 5 ore
Coordinatore: Lucio Vallar 338 7123637
Trasporto: mezzi propri
Carta topografica: Tabacco n. 028
È richiesta la prenotazione al coordinatore entro due giorni prima dell’escursione tramite sms o WhatsApp.
Il sentiero è la strada dell’alpinista e la base di qualsiasi attività escursionistica, atletica ed esplorativa delle montagne. Quest’anno, nell’ambito dell’attività di recupero e manutenzione dei sentieri, il CAI di Spilimbergo propone una giornata di lavoro per la manutenzione e la pulizia di uno dei tanti sentieri gestiti dalla Sezione insieme alla Sottosezione Valtramontina e al Gruppo Val Meduna. Il percorso indicato dal segnavia CAI interessato all’intervento (che può essere considerata anche un’escursione) sarà deciso ad inizio primavera: la scelta verrà fatta in base ai danni che l’inverno avrà provocato sui vari itinerari. I soci troveranno in sede, a partire dagli inizi di maggio, tutte le informazioni sulle modalità e date dei lavori per poter dare il proprio contributo.
Il referente per la sentieristica è Loris Facchin 331 8165975.
Il sentiero è la strada dell’alpinista e la base di qualsiasi attività escursionistica, atletica ed esplorativa delle montagne. Quest’anno, nell’ambito
dell’attività di recupero e manutenzione dei sentieri, il CAI di Spilimbergo
propone una giornata di lavoro per la manutenzione e la pulizia di uno dei
tanti sentieri gestiti dalla Sezione insieme alla Sottosezione Valtramontina
e al Gruppo Val Meduna. Il percorso indicato dal segnavia CAI interessato
all’intervento (che può essere considerata anche un’escursione) sarà deciso ad inizio primavera: la scelta verrà fatta in base ai danni che l’inverno
avrà provocato sui vari itinerari. I soci troveranno in sede, a partire dagli
inizi di maggio, tutte le informazioni sulle modalità e date dei lavori per
poter dare il proprio contributo.
Il referente per la sentieristica è Loris Facchin 331 8165975.