30 Gen Accesso a Casera Davass
Sentiero n. 850A
Salendo a Casera Davass
Il Monte Cjaurlèc è molto frequentato in tutte le stagioni, data la sua vicinanza alla pianura e al fatto che il suo versante meridionale è sempre libero da innevamento. Casera Davass e il soprastante Monte Davanti, eccezionali punti panoramici sulla pianura sottostante sono quindi meta costante di escursionisti. Il segnavia 850A comprende i due più comuni accessi alla casera: più rilassante e con pendenze moderate se si parte da Praforte, più breve e molto ripido se percorso da Toppo di Travesio. Si presta a interessanti concatenamenti con il segnavia 850 sulla via di salita alla cima principale del Cjaurlèc.
Sintesi percorso
Praforte – Col Manzon – Incrocio segnavia CAI 850 – Casera Davass – Casera Tàmer Bassa Ciaurlèç
Gruppo montuoso
Praforte (Castelnovo del Friuli), 455 m
Punto di partenza
Innesto segnavia CAI 850 (Casera Tàmer Bassa)
Punto di arrivo
580 m, Casera Davass
Altezza massima
891 m
Dislivello in salita
450 m
Lunghezza
5 km
Tempo di percorrenza
2,30 ore
Punti di appoggio
Casera Davass – Casera Tàmer Bassa
Cartografia
Il segnavia non è ancora riportato nella Carta Tabacco 028. Nella carta tecnica regionale 1:10.000 “Clauzetto” è indicato solo il tratto da Praforte a Casera Davass.
Descrizione del percorso
Dal borgo abbandonato di Praforte (frazione di Castelnovo del Friuli) si segue un’evidente mulattiera costeggiata da muri a secco che parte dietro l’ancona di sant’Antonio (sulla strada asfaltata che sale da Travesio). In breve si giunge alla chiesetta della Santissima Trinità, da cui si prosegue per comodo tratturo. Si piega a sinistra in un boschetto raggiungendo una vecchia strada militare che porta sul Col Manzon. Un paio di scorciatoie su pendio erboso ci evitano di seguire i larghi tornanti. Sorpassato il Col Manzon (punto di lancio per parapendio) si prosegue in piano fino a incrociare il segnavia n. 850 che scende da Casera Sinich. Si segue tale segnavia per un centinaio di metri, poi, lasciatolo, si prosegue dritti salendo un ripido pendio erboso che porta alla piccola valletta che ospita la Casera Davass (891 m), ottimamente ristrutturata a ricovero. Portandosi sul bordo sud del pianoro, dove si apre la vista sulla pianura del Friuli occidentale fino al mare, si scende per un ripido e scosceso pendio che con stretti tornanti permette di perdere rapidamente quota fino ai ruderi di Casera Piaz dei Stai; si entra quindi in un boschetto e con pendenza più moderata si giunge in poco tempo all’innesto del segnavia 850, nei pressi di Casera Tàmer Bassa in un tempo totale di c. 2,30 ore.