La valle di San Vincenzo (Canal di Cuna)

Sentiero n. 810

La valle di San Vincenzo (Canal di Cuna)

Anche questo percorso attraversa la storia della gente tramontina, che qui ha vissuto dalla metà del 1600 fino alla metà del secolo scorso (l’ultima famiglia lasciò San Vincenzo nel 1954). In realtà i “cjanaglins”, abitanti del Canal di Cuna, erano stirpe che facevano storia a sé, nel magico semi-isolamento di questa piccola valle, in cui abbondavano selvaggina e prodotti della terra e pescosissime erano le limpide acque del Comugna… Si parte da Tramonti di Mezzo e dopo aver raggiunto la Forca Zuvièl, da dove dipartono anche i segnavia 830 e 831, si scende a Pascalon (nome originario di San Vincenzo). Raggiunto il paese si visita l’unica costruzione intatta: chiesa e campanile, ristrutturati nel 1995. La quasi totalità delle costruzioni, dopo il terremoto del 1976, sono in stato di totale abbandono. La seconda parte del percorso, che un tempo seguiva tutto il corso del Comugna, porta ora a Sella Giàf per terminare in Val d’Arzino.

Sintesi percorso

Tramonti di Mezzo – Forca Zuvièl – San Vincenzo in Val di Cuna – Ponte Piè di Giàf – Sella Giàf – San Francesco in Val d’Arzino

Gruppo montuoso

Sciara – Cuesta Spioleit – Zuc di Santins

Punto di partenza

Casa Rutizza, 408 m

Punto di arrivo

San Francesco in Val d’Arzino, 390 m

Altezza massima

Sella Giaf, 960 m

Dislivello in salita

950 m

Lunghezza

16 km

Tempo di percorrenza

6 ore

Punti di appoggio

Ricovero Casera Giàf

Cartografia

Il percorso è riportato sulla carta Tabacco 028 e nelle carte tecniche regionali 1:10.000 “Tramonti di Sotto”, “Tramonti di Sopra”, “Pozzis” e “San Francesco”; su queste è ancora riportato il segnavia 810 lungo il torrente Comugna (dismesso), mentre da Pièdigiàf a San Francesco è indicato come 810A (ora CAI 810).

Descrizione del percorso

Dall’abitato di Tramonti di Mezzo (408 m) si segue la stretta strada che passa fra le ultime case a est e porta a Selvapiana. Poco dopo la casa Rutizza (412 m) la strada è chiusa al traffico automobilistico. Si prosegue a piedi per la strada asfaltata fino a Selva Piana (745 m) e di qui per carrabile sterrata fino a Forca Zuvièl (890 m – 1,30 ore dal parcheggio). Si scende ora nel versante opposto con moderata pendenza, percorrendo il dorso di un costone che divide i due rami di origine del torrente Comugna. Attraversati due ponticelli, l’uno sul Comugna l’altro sul rio Cuel della Barcia, si giunge al vecchio e abbandonato paesetto di San Vincenzo (580 m – 0,45 ore da Forca Zuvièl). Lasciato il paese, si prosegue lungo il corso del suggestivo torrente Comugna, che durante il cammino si attraversa dapprima sulla destra, poi a sinistra e quindi di nuovo a destra tramite ponticelli in cemento. Arrivati alla confluenza con il rio Giaveàda, dove ci sono i ruderi delle case Pièdigiàf (490 m), si attraversa un ultimo ponte e si risale faticosamente il versante ovest del Monte Giàf con stretti tornanti. Sugli ampi prati di Sella Giàf troviamo il ricovero-bivacco Giàf (960 m – 2,15 ore da San Vincenzo). Oltre la sella si scende in Val d’Arzino (o Canale di San Francesco) per la comoda carrabile che con ampi tornanti raggiunge il torrente e di là il paese di San Francesco (390 m – 1,30 ore da Sella Giàf – c. 6 ore da Tramonti di Mezzo).

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