30 Gen I bastioni della Sciara
Sentiero n. 830
I bastioni della Sciara
Sentiero che sale sui pascoli più settentrionali dell’antico territorio monticato dai “cjanaglins”, gli abitanti della Val di Cuna. Dopo il rifornimento all’ottima fonte del Gardelin, la vegetazione lascia il posto ad ampie praterie assolate. In cima ai ripidi prati incombono le pareti delle cime di Sciara Piccola e Grande e della Cuesta Spiolèit, come bastioni di una fortezza inaccessibile. Eppure un varco c’è, e per quello si passa a scavalcare le mura e scendere nella riposante valle del Teglara. Per i sentieri che partono da Forca Zuvièl (nn. 810, 830, 831), l’escursionista preveda che deve lasciare la macchina a case Rutizza e salire su asfalto fino a Selva Piana e quindi in Zuvièl, consumando in tutto ben più di due ore. La variante che da Selva Piana portava direttamente a Forca Ciùf senza passare per la Forca Zuvièl è sconsigliata per la presenza di forti smottamenti e caduta massi dal sovrastante Monte Giouf.
Sintesi percorso
Forca Zuvièl – Forca Ciùf Stalle Gardelin – Forcella Sciara – Casera Teglara (bivio 826-834)
Gruppo montuoso
Sciara
Punto di partenza
Forca Zuvièl, 890 m
Punto di arrivo
Bivio 826-834 (Casera Teglara), 1573 m
Altezza massima
Forcella Sciara, 1650 m
Dislivello in salita
760 (1240) m
Lunghezza
7,5 km
Tempo di percorrenza
3,15 (4,30) ore
Punti di appoggio
Stavoli Gardelin – Stavoli Savoieit – Casera Teglara
Cartografia
Il percorso è riportato nella carta Tabacco 028 e nella carta tecnica regionale 1:10.000 “Pozzis”.
Descrizione del percorso
Da Tramonti di Mezzo si seguono le indicazioni per Selvapiana. A case Rutizza (412 m) la strada è chiusa al traffico. Si segue quindi a piedi la carrabile asfaltata con segnavia CAI 810 fino a Selvapiana (749 m – 1 ora), poi per strada sterrata si raggiunge forca Zuvièl (0,15 ore). Tralasciato il segnavia 831 che porta verso il monte Rossa e il segnavia 810 che scende in Val di Cuna, si segue a sinistra una traccia che sale brevemente nel bosco e poi con rapide svolte raggiunge Forca Ciuf (918 m – 1,30 ore dal parcheggio). Si prosegue verso nord portandosi sotto le rocce instabili del Monte Ciuf e tagliando quindi il versante est del monte per facile sentiero con moderati saliscendi, Si raggiunge la fresca sorgente del rio Savoieit (980 m – 2,45 ore), nei pressi delle stalle Gardelin, che tralasciamo a sinistra, ma che possono essere utilizzate come ricovero di fortuna. Superata la sorgente, si sale con forte pendenza un costone che divide due canali sassosi, fino ad arrivare all’altezza della stalla Savoieit (1167 m – 3 ore), posta in bella posizione panoramica, raggiungibile con breve deviazione a sinistra rispetto al segnavia 830 ed è dotata di locale attrezzato a bivacco, con letti e stufa a legna. Proseguendo, si sale obliquando da sinistra a destra il grande pendio erboso sotto la cresta della dorsale Sciara-Cuesta Spioleit. Raggiunta quota c. 1345 m, in corrispondenza di un grosso masso isolato (freccia), si piega a sinistra e si prosegue faticosamente con pendenza ora più marcata. Qui la traccia del sentiero è spesso nascosta dalla fitta crescita di erbe e arbusti (orientamento problematico in caso di nebbia). Giunti al termine dei ripidi prati, si entra in un articolato canalone che si apre sulla parete sovrastante e che porta sulla forcella dello Sciara (c. 1650 m – 4 ore). Consigliata la salita alla vicina cima dello Sciara Grande, che offre un eccezionale panorama, dal Pramaggiore al Bivera, dal Coglians alla pianura fino al mare. Si scende quindi alla conca di Teglara dove, nei pressi della casera, si incrociano i sentieri 826 e 834 (1573 m – 4,30 ore totali dal parcheggio).