30 Gen Da Inglagna al lago del Ciul
Sentiero n. 393A
Da Inglagna al lago del Ciul
Questo percorso collega la frazione di Inglagna, raggiungibile in auto da Chievolis, al lago del Ciul (o di Ca’ Zul). Il lago si è formato nella confluenza del Canal Piccolo e il Canal Grande del Meduna dopo la costruzione della diga negli anni sessanta. Camminare nell’alto bacino del Meduna provoca sempre un forte impatto: anche con la presenza del lago artificiale si ha la percezione di essere in un ambiente severo e selvaggio ancora incontaminato. Arrivare dall’alto, da Forcella Dodesmala, è ancora più suggestivo. Questi luoghi hanno visto il passaggio della “banda di Navarons”, garibaldini friulani guidati da Antonio Andreuzzi di Navarons. La diga può essere raggiunta in auto da Chievolis e Selva attraverso due strettissime gallerie scavate a viva roccia (passa un solo veicolo!). Dopo l’escursione, si può sfruttare la galleria più prossima alla diga per tornare a Inglagna senza rifare la salita a Forcella Dodesmala: in questo caso si tenga conto che la galleria è molto buia (portare pile) e il gocciolamento dalle pareti molto intenso.
Sintesi percorso
Inglagna – Spinespès – Forcella Dodesmala – Lago del Ciul
Gruppo montuoso
Monte Corda
Punto di partenza
Inglagna (Tramonti di Sopra), 366 m
Punto di arrivo
Bivio 398 (Diga del Ciul), 598 m
Altezza massima
Forcella Dodesmala, 964 m
Dislivello in salita
600 m
Lunghezza
8,5 km
Tempo di percorrenza
3 ore
Punti di appoggio
Nessuno
Cartografia
Nella carta Tabacco n. 028 il percorso è riportato correttamente fino a casa Poslovet; manca l’innesto con n. 398. Nella carta tecnica regionale 1:10.000 “Chievolis”, il percorso è indicato da Inglagna fino allo spiazzo fra le due gallerie, ma senza numerazione.
Descrizione del percorso
Presso le ultime case di Inglagna, piccola località in comune di Tramonti di Sopra, si lascia l’auto e ci si inoltra lungo una larga mulattiera che costeggia il torrente Inglagna. Dopo un centinaio di metri si lascia la mulattiera e si passa sulla destra orografica, quindi si prosegue guadando con facilità ancora un paio di volte il corso d’acqua seguendo i segnavia. Si risale per buon sentiero la val Inglagna tenendosi sulla sponda destra del torrente, con pendenza sempre moderata. A una strettoia si attraversa nuovamente il greto passando sulla sinistra, si giunge a un rudere e subito dopo si sbuca sulla strada di servizio alla diga del Ciul, proprio nello spazio fra due lunghe gallerie (550 m – 0,30 ore dalla partenza). Si segue la strada verso sinistra per una cinquantina di metri, quindi si riprende il sentiero che porta alla lapide commemorativa di Antonio Andreuzzi, patriota risorgimentale. Proseguendo per segnavia 393A si sale sul fianco destro della valle, si attraversa il greto del torrente e si giunge a una serie di muretti a secco, che fanno da confine alla località di Spinespès, le cui case, pur abbandonate, sono ancora in discreto stato di conservazione. Aggirati i muretti, si risale ancora la valletta, quindi a un bivio si lascia a sinistra la deviazione che porta alla “Claupa di Andreuzzi” (1 ora, faticoso) e si prosegue ancora per buon sentiero fino alla Forcella Dodesmala (964 m – 2 ore dalla partenza), dove troviamo un’ancona dedicata a Sant’Antonio. Si discende sul versante opposto, all’inizio con forte pendenza che si fa poi più moderata, su sentiero dall’andamento sinuoso senza particolari difficoltà. Sorpassato il rudere di una casa, si scende su una carrabile che porta in poche decine di metri all’imboccatura della strada di servizio alla diga (c. 600 m) e infine alla diga stessa, che consente l’attraversamento del Meduna fino al bivio con il segnavia 398 (3 ore dalla partenza).