Sentiero Maso al Cjaurlèc

Sentiero n. 850

Sentiero “Gian Guido Maso” al Cjaurlèc

Il largo monte che sale improvviso dalla pianura friulana presenta particolarità naturalistiche, come le praterie d’alta quota, che ne fanno un eccezionale luogo di incontro per molta flora e fauna. Non a caso è stato indicato dalla Comunità Europea come Sito di Importanza Comunitaria (Natura 2000: “Monte Ciaurlec e forra del torrente Cosa”). Parte del sentiero 850 passa lungo il confine occidentale di tale sito. Il percorso del segnavia 850, dedicato al cofondatore della Sezione CAI di Spilimbergo, è costituito da un anello con partenza e arrivo a Toppo di Travesio. Questo permette di percorrerlo in entrambi i sensi con semplicità. Nella parte centrale è ubicata la Casera Davass, che offre un ottimo punto di appoggio, sia pure spartano, per una lunga sosta ma anche per un pernottamento. Abbinato al segnavia CAI 850A permette anche di compiere un anello più breve o di scendere rapidamente alla base per la “diretta”.

Sintesi percorso

Toppo di Travesio – Casera Tamer Bassa – Monte Davanti – Casera Davass – Monte Cjaurlèç – Casera Tamer Alta – Casera Sinich – Col Taront – Fonte del Cannon – Toppo

Gruppo montuoso

Ciaurlèç

Punto di partenza

Toppo di Travesio, 270 m

Punto di arrivo

Toppo di Travesio, 270 m

Altezza massima

Cima Cjaurlèc, 1148 m

Dislivello in salita

900 m

Lunghezza

16.750 km

Tempo di percorrenza

5.30/6 ore

Punti di appoggio

Casera Tamer Bassa – Casera Davass – Casera Tamer Alta – Casera Sinich

Cartografia

Il sentiero non è ancora riportato sulla Carta Tabacco 028, né sulle carte tecniche regionali 1:10.000.

Descrizione del percorso (in senso orario)

All’estremo margine nord del paese di Toppo, allo sbocco della Val Maggiore, parte a sinistra una strada che porta al castello di Toppo (ruderi). Poco prima di raggiungere il castello, un’evidente mulattiera lastricata si stacca dalla strada sulla destra, antica strada di transito per le malghe del Ciaurleç. Parte della mulattiera presenta ancora i rinforzi in muri a secco e sulle pietre della massicciata sono evidenti i segni delle slitte utilizzate per il trasporto di merci e legname.
Arrivati a quota c. 580 m si tralascia un sentiero che sale direttamente a Casera Davass e ci si addentra per la Val Maggiore. Si raggiunge prima la Casera Tamer bassa (586 m – 1 ora) e subito dopo l’omonima sorgente. Si prosegue nel bosco fino a giungere a un bivio con crocefisso. Piegando a destra si sale ancora per comodo sentiero che porta sul ciglio dell’altopiano delle Merries. Usciti dal bosco si piega leggermente a destra su una traccia che attraverso i prati porta sulla panoramica cima del Monte Davanti (947 m – 2 ore dalla partenza). Si scende raggiungendo in pochi minuti la sottostante Casera Davass (891 m – 2,15 ore). Il sentiero prosegue ora a nord della casera attraversando piccole vallette, prati e radi boschetti, poi aggira le boscose pendici est del Monte Ciaurleç raggiungendone la cima (1148 m – 1,15 ore dalla casera). Dalla cima si scende sul versante nord seguendo la traccia che permette di raggiungere il segnavia 819 per il quale in pochi minuti si perviene a Casera Tamer Alta (1115 m). Poco prima di questa il sentiero 850 scende verso est con moderata pendenza attraverso vecchi pascoli, passando accanto ai resti delle casere Blass, Sinich (ricovero), Bero, Fricc, De Zorzi. Si continua verso sud raggiungendo la strada sterrata che aggira il Col Tarond. Giunti all’incrocio del sentiero che dal Col Manzon porta a Casera Davass, si continua verso valle, passando accanto ai ruderi di Casera Pulc e alla fonte del Cannon (625 m). Si punta ora verso destra (ovest) scendendo lentamente attraverso il bosco fino raggiungere il termine allo sbocco della Val Maggiore.

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