Traversata del Cjaurlec

Sentiero n. 819

Traversata del Cjaurlèc

Il Ciaurlèc è un ampio areale delle prealpi carniche situato a ridosso della pianura friulana occidentale, la cui sommità è costituita da un continuo susseguirsi di piccoli rilievi, avvallamenti e doline, con un’altezza media di 900-1000 m. La sua struttura è prevalentemente calcarea: il terreno è carsico e quasi completamente privo di acqua, la quale invece affiora con parsimonia in vari punti della zona intermedia. I versanti meridionali e orientali sono coperti di prati intercalati da boschetti di ontano e acero; i versanti settentrionali e occidentali, più freddi, sono per lo più coperti da boschi di faggi; nelle vallette con inversione termica è facile trovare gruppi di betulle.
Il percorso di adatta bene a concatenamenti con l’adiacente sentiero 850 che percorre il versante sud est del monte. L’areale del Cjaurlèc è ampio e complesso: si consiglia di non abbandonare i sentieri segnalati se non si è sicuri conoscitori del monte.

Sintesi percorso

Sottomonte di Meduno – Casera Valinis – Monte Ciaurlèc – Casera Tàmer Alta – Casera Selvàz – Piani di Gerchia

Gruppo montuoso

Cjaurlèc

Punto di partenza

Sottomonte di Meduno, 292 m

Punto di arrivo

Piani di Gerchia, 673 m

Altezza massima

Cima Cjaurlèc, 1148 m

Dislivello in salita

860 m

Lunghezza

13 km

Tempo di percorrenza

5/5,30 ore

Punti di appoggio

Casera Valinis – Casera Tamer Alta – Casera Selvàz

Cartografia

Il sentiero è riportato nella Carta Tabacco 028.
Fra le carte tecniche regionali 1:10.000 “Meduno” e “Clauzetto” è indicato solo il primo tratto da Sottomonte a Casera Valinis.

Descrizione del percorso

Dalla chiesa di Sottomonte, frazione di Meduno, si sale un sentiero che attraversa dapprima un boschetto e poi esce sui prati esposti a sud. Si prosegue verso destra, quindi a un tornante si svolta bruscamente a sinistra, tralasciando a destra una evidente traccia che porta a una stalla sotto la cresta Ciavolèit. Con pendenza costante si sale ora verso ovest in diagonale fino a portarsi sul bordo del soprastante altopiano nei pressi di una larga sella erbosa sotto il Monte Valinis. Piegando brevemente a destra si giunge nei pressi di Casera Valinis (967 m – 2 ore). La casera è di proprietà privata, ma una parte è aperta e adibita a ricovero. Si prosegue verso est oltre la casera, dapprima costeggiando il bordo dell’altopiano (ampio panorama sulla pianura) poi attraverso un bosco. Facendo attenzione ai segnavia, spesso coperti dall’erba, si piega leggermente a sinistra e si sale con moderata pendenza per vallette carsiche fino al bivio con il sentiero CAI 850. Volendo portarsi sulla cima del Monte Ciaurlèc, questa è raggiungibile in pochi minuti seguendo il segnavia CAI 850 e quindi guadagnando il poco marcato risalto che si stacca dai prati sommitali (croce di vetta – 1148 m – 3,15 ore dalla partenza). Lasciata la cima e tornati sul sentiero 819 si attraversa la sommità dell’altopiano verso nord in fino ai pascoli di Casera Tamer Alta (1115 m – ricovero di fortuna). Si scende inoltrandosi in un bosco di faggi e passando accanto a piccole forre che nascondono a sinistra la misteriosa sorgente Fornàt e a destra gli anfratti de “Li Cjameratis” (non segnalate). Si prosegue inoltrandosi in una zona carsica cosparsa di roccioni calcarei che vengono aggirati dal sentiero che scende lentamente fino alla radura di Casera Selvàz (845 m – 2 ore da Casera Valinis). Piegando verso est si continua quasi in piano per un lungo tratto, quindi con stretti tornanti si scende bruscamente verso i Piani di Gerchia, dove, a uno spiazzo accanto alla strada che collega Pradis a Campone (673 m), termina il sentiero.

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